NL|08 – 13 maggio 2016
Sindrome ovaio policistico
frequente in donne con diabete tipo 1
La sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) è frequente nelle donne con diabete mellito di tipo 1, e può contribuire a ridurne la fertilità con un meccanismo che non dipende direttamente dal controllo glicemico e metabolico del diabete. Per questo lo screening per la sindrome e l’eccesso di androgeni dovrebbe essere incluso nelle attuali linee guida per la gestione del diabete di tipo 1 nel genere femminile.
Ecco, in sintesi, le conclusioni di uno studio pubblicato su Diabetes Care, primo autore Hector Escobar-Morreale del Gruppo di ricerca su diabete, obesità e riproduzione umana all’Ospedale Universitario Ramon y Cajal di Madrid in Spagna. «Alcune ricerche svolte su piccole casistiche riportano un aumento della prevalenza di sindrome dell’ovaio policistico e dei sintomi da eccesso di androgeni nelle donne con diabete di tipo 1, e con l’obiettivo di migliorare le conoscenze sull’associazione tra la sindrome e il diabete abbiamo condotto una revisione sistematica con metanalisi sulla prevalenza di sindrome dell’ovaio policistico e iperandrogenismo nelle donne adolescenti e adulte con diabete di tipo 1» scrivono gli autori, che hanno cercato gli studi svolti sull’argomento passando in rivista i principali archivi biomedici.
Al termine dell’analisi i ricercatori hanno selezionato nove trials svolti su 475 donne adulte e ragazze con diabete di tipo 1, scoprendo che la prevalenza di sindrome dell’ovaio policistico e tratti associati di iperandrogenismo nelle donne con diabete di tipo 1 era del 24% per la sindrome dell’ovaio policistico, del 25% per cento per l’iperandrogenemia e per l’irsutismo, del 24% per le disfunzioni mestruali e del 33% per la morfologia ovarica policistica (Pcom), condizione che peraltro non sottintende la presenza del quadro sintomatologico.
«Queste cifre sono notevolmente superiori a quelle riportate in precedenza nella popolazione generale senza diabete, e considerando che la sindrome dell’ovaio policistico ha notevoli conseguenze negative per la salute delle donne e che può essere presente in ben una su quattro donne con diabete di tipo 1, lo screening di routine per la sindrome e per i tratti relativi in queste donne sembra giustificato, anche per favorire una maggiore conoscenza del problema e la successiva formulazione di linee guida basate sulle prove.
I meccanismi alla base di questa associazione restano in gran parte sconosciuti: una possibile spiegazione è che l’iperinsulinismo esogeno, derivante dalla somministrazione di insulina esogena per via sottocutanea, possa innescare la produzione di androgeni da parte dell’ovaio in soggetti predisposti» concludono gli autori.
Diabetes Care April 2016. doi: 10.2337/dc15-2577